Non facciamoci influenzare
- Staff
- 3 gen 2016
- Tempo di lettura: 5 min
Che cosa mangiare e che cosa evitare per stimolare il sistema immunitario e renderlo più efficace come scudo contro i malanni invernali.
È possibile sconfiggere o evitare l’influenza a tavola, semplicemente con una dieta? Non esistono prove scientifiche, anzi, i medici sottolineano che l’unica protezione (parziale) arriva dal vaccino e che in caso di malattia, basta curare i sintomi e riposare.
Ma di sicuro una dieta ricca di vitamina C può aiutare a stimolare il sistema immunitario a produrre elementi atti a combattere infiammazioni, infezioni e carenze del nostro organismo.
Memori di un bombardamento mediatico esasperante quando ci sono i primi sintomi di attacco da malattie da raffreddamento il nostro primo pensiero va alle compresse da sciogliere in acqua, alle arance, alle mele o, peggio, al brodino di pollo e latte caldo. Proviamo ad esaminare questi elementi appena descritti.

Compresse di antistaminici.
Questi medicinali, definiti "da banco", sono vendibili senza ricetta medica. Capita, talvolta, di acquistarne uno anche se non siamo vittime di alcun problema di raffreddamento. Lo facciamo per tenerli a portata di mano non appena ce ne fosse bisogno. Si tratta in genere di medicinali a base di paracetamolo o antistaminici. Servono principalmente per tenere bassa la febbre e per combattere i "sintomi" del raffreddore. Il costo non è proibitivo e la scadenza, in genere, si prolunga per almeno 18 mesi, se correttamente conservato. Pur riconoscendo al medicinale l'immediatezza della cura, non siamo d'accordo nell'uso di elementi chimici, talvolta dannosi per alcuni organi (fegato, stomaco, reni, ecc.) quando sarebbe sufficiente utilizzare elementi naturali.

Arance L'elemento naturale che meglio esprime il concetto di vitamina C. Questo almeno è quello che ci hanno sempre detto da quando eravamo bambini. Adesso, però, siamo cresciuti e abbiamo tutto il diritto di sapere la verità, così come quando abbiamo scoperto che Babbo Natale non esiste. La vitamina C (o Acido Ascorbico) è una vitamina essenziale per il nostro organismo; è un potente antiossidante, è importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario e la sintesi di collagene nell'organismo. Il collagene è il costituente primario di vasi sanguigni, pelle, muscoli ed ossa. L'uomo non può creare collagene senza la vitamina C, ed una sua carenza può portare ad una debolezza dei tessuti La prima cosa da sapere è che la vitamina C è un elemento molto labile, cioè si deteriora a contatto con l'ossigeno o il calore. Iniziamo col dire che una spremuta d'arancia contiene meno vitamina C dell'assunzione di una arancia. Se poi l'arancia ha un picciolo molto scuro, significa che è "vecchia" pertanto ha perso già molta vitamina C (fino all'80% dell'arancia fresca appena raccolta e con il picciolo verde chiaro).
Consideriamo i contenuti di vitamina C per 100 gr. alimenti (in grassetto quelli di uso comune sulle nostre tavole)
1. Guava ...................................................................243 mg
2. Peperoncini piccanti ..........................................229 mg
3. Ribes ................................................................... 200 mg
4. Prezzemolo .........................................................162 mg
5. Peperoni ..............................................................151 mg
6. Broccoli e rucola ................................................110 mg
7. Kiwi ....................................................................... 85 mg
8. Cavoli di Bruxelles e foglie di Rapa ................. 81 mg
9. Cavolfiore ........................................................... 59 mg
10. Fragole, clementine e spinaci ......................... 54 mg
11. Tarassaco .......................................................... 52 mg
12. Arance ............................................................... 50 mg
13. Cavolo cappuccio ............................................ 47 mg
14. Mandarini ........................................................... 42 mg
Come possiamo osservare le "nostre" arance occupano uno degli ultimi posti per quanto riguarda la scala degli elementi che contengono vitamina C, sempre considerando un acquisizione di cibo fresco di raccolta e ingerito senza manipolazioni o spremiture. Rappresenta comunque un cibo facilmente edibile e altrettanto gustoso, ecco perchè è il preferito. La nostra proposta, invece, è di preferire peperoni crudi di agricoltura integrata, affettati o alla julienne, conditi con un po' di olio extravergine di oliva (preferibilmente pugliese), un pizzico di sale e una spruzzata di succo di limone.
Riguardo il fabbisogno naturale di vitamina C per ciascun organismo, vi mostriamo una semplice tabella cui fare riferimento
- Lattanti (fino ad 1 anno) .................................................35 mg
- Bambini (da 1 a 10 anni) ................................................45 mg
- Bambini maschi e femmine (da 11 a 14 anni) ................50 mg
- Adulti ..............................................................................60 mg
- Gestanti .........................................................................70 mg
- Nutrici ............................................................................90 mg

Mele
"Una mela al giorno toglie il medico di torno" una cantilena che ci siamo sentiti raccontare tutti i giorni, alla fine del pranzo oppure all'ora di merenda, dai nostri adulti, ed è la prima frase che ci viene in mente tutte le volte che andiamo in un supermercato ad acquistare la frutta. Ma possiamo tranquillamente affermare che si tratta di una falsa verità. Le mele che troviamo nei supermercati hanno subito in media una sessantina di trattamenti con prodotti chimici antiparassitari e crittogamici. Si tratta di elementi che gli agricoltori manipolano solo con maschere antigas apposite e guanti particolari. Dopo la raccolta, la mela, viene ulteriormente trattata per evitare di marcire in tempi brevi. Il frutto bello, lucido e succoso che troviamo negli scaffali dei supermercati altro non è che un prodotto nocivo alla salute. A meno che non riusciamo ad eliminare almeno un centimetro di sostanza dalla buccia in poi e mangiamo quello che resta, facendo attenzione che il coltello con cui tagliamo la buccia non contamini anche la polpa. Sembra impossibile, ma è così. Provate a cercare in rete le parole "mele" e "fitofarmaci" e non vi spaventate.

Brodo di pollo e latte caldo
Non volevamo spaventarvi, almeno fino ad ora. Purtroppo con questo ultimo punto, siamo costretti a dare il cosiddetto "colpo di grazia". A meno che voi non abbiate un vostro pollaio e alimentate le vostre galline con gli avanzi della vostra cucina, vi sconsigliamo vivamente di utilizzare il pollo acquistato per farvi un brodino. Così come accade per le uova in commercio, che esistono di due versioni (di allevamento in gabbia o a terra), anche per i polli esistono situazioni analoghe. Polli allevati in batteria sono animali che in pochi giorni (in genere 15) passano dallo status di pulcini a quello di animali in vendita nei banconi. Vengono, infatti, alimentati con superalimenti, in genere modificati geneticamente, curati in via preventiva, per evitare morie negli allevamenti, con antibiotici, ormoni e cortisonici, spennati e lavati con prodotti chimici e venduti per l'alimentazione umana. Nella migliore delle ipotesi, state mangiando qualcosa di dannoso. Stessa considerazione per il latte. Quello che vedete in televisione riguardo il latte che date ai vostri bambini, è solo un messaggio pubblicitario. Il latte che acquistate è stato prodotto da animali sottoposti a stress produttivi incredibili, anche loro alimentati con mangimi manipolati geneticamente, curati in via preventiva con antibiotici, ormoni e cortisonici. Tutti elementi di cui è possibile trovare tracce nel latte che acquistate. Una volta raccolto, il latte, subisce trattamenti e manipolazioni (pastorizzione, filtraggio, ecc) che lo rendono "puro", ma completamente svuotato di tutti gli elementi nutritivi che favoriscono il corretto funzionamento del metabolismo. Al contrario, tutto quello che di dannoso è stato trasmesso dall'animale al latte, quello resta tutti li. Come possiamo vedere non è tutto oro quello che luce, ovvero non dobbiamo credere a quallo che ci raccontano pennivendoli e televisioni. Abituiamoci a "curarci" con la prevenzione, eliminando tutti quegli elementi dannosi alla salute e favorendo gli alimenti che si integrano perfettamente nel nostro metabolismo. Grazie per averci letto e arrivederci alla prossima volta.
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